REFERENDUM 2011

Data di pubblicazione:
20 Gennaio 2020

REFERENDUM  12 e 13 GIUGNO 2011

Quattro i referendum che si terranno domenica 12 e lunedì 13 giugno 2011.


Si voterà nel proprio Comune di residenza, nella sezione elettorale indicata sulla propria tessera elettorale.

Gli elettori dovranno esibire al presidente del seggio la tessera elettorale ed un documento di riconoscimento e riceveranno da un componente del seggio 4 schede di diverso colore ognuna con un quesito e due caselle con su scritto "SI'" e "NO" sulle quali bisognerà apporre una croce: per votare "SI'", e quindi per abrogare la norma oggetto del quesito, bisogna barrare la casella del "SI'". Viceversa, per votare "NO" e mantenere la norma già esistente, bisogna barrare la casella del "NO"

PER COSA SI VOTA
  

Con Decreto del Presidente della Repubblica del 23 marzo 2011, sono stati convocati per domenica 12 e lunedì 13 giugno 2011 i seguenti referendum popolari:

I cittadini italiani maggiorenni saranno chiamati ad esprimere il proprio parere sui seguenti quattro quesiti:


Referendum Popolare nr. 1 - scheda di colore ROSSO (Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione

"Volete voi che sia abrogato l'art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 recante «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria», convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall'art. 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante «Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia», e dall'art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante «Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea», convertito, con modificazioni, dalla legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte costituzionale?"
 

Viene chiesto se abrogare del tutto la norma sulla privatizzazione dell'acqua.


Votare "SI'" per abrogare la norma (lo Stato prenderebbe di nuovo in mano la gestione dei servizi idrici, togliendola ai privati).

Votare "NO" se si desidera che rimanga vigente l'attuale normativa.
 
Referendum Popolare nr. 2 - scheda di colore GIALLO (Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma

"Volete voi che sia abrogato il comma 1 dell'art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale», limitatamente alla seguente parte: «dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito»?"
 

Viene chiesto se abrogare o meno una norma limitatamente alla parte riguardante la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito.
  
Votare "SI'" per abrogare questa parte della norma che permette il profitto/guadagno, e non soltanto il recupero dei costi di gestione e di investimenti, nell'erogazione del bene Acqua potabile.

Votare "NO" se si desidera che rimanga vigente l'attuale normativa e che chi eroga il servizio idrico ne tragga un profitto.

Referendum Popolare nr. 3- scheda di colore GRIGIO (Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme)

"Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Diposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributarla, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?".
 
 
 Il quesito è stato abbreviato in quanto molto lungo e articolato. Anche qui si tratta di abrogazione parziale di una parte del Decreto Legge n. 112 del 25 giugno 2008 recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, convertito poi con modificazioni nella Legge n. 133 del 6 agosto 2008.
  
Votare "SI'" per abrogare questa parte della norma se si è contro il ritorno delle centrali nucleari in Italia.

Votare "NO" se si desidera che rimanga vigente l'attuale normativa che consente la costruzione di tali impianti sul territorio nazionale.
  
Referendum Popolare nr. 4- scheda di colore VERDE CHIARO (Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale)

"Volete voi che siano abrogati l'art. 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, e l'art. 2 della legge 7 aprile 2010, n. 51, recante «Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza», quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 13-25 gennaio 2011 della Corte costituzionale?"
 

Il quesito è stato proposto dall'IdV ed è stato autorizzato dalla Corte di Cassazione dopo la dichiarazione di parziale incostituzionalità della norma in questione.


Votare "SI'" per abrogare i sopracitati articoli e se si è contrari, quindi, al fatto che alte cariche dello Stato, come Presidente del Consiglio e Ministri, per esempio, possano. Laddove citati, non presentarsi in Tribunale adducendo a impegni di governo.

Votare "NO" se si desidera che rimanga vigente l'attuale normativa-scudo nei confronti del sistema giudiziario.

Allegati

Ultimo aggiornamento

Lunedi 24 Febbraio 2020